About
La mia storia con la fotografia inizia in modo piuttosto insolito. Fin da bambino, nessuno nella mia famiglia possedeva una macchina fotografica e nessuno mi aveva mai introdotto al concetto di arte. Nonostante ciò, intorno ai 10 anni, come un bambino viziato, ho chiesto una macchina fotografica. Il costo era proibitivo, ma grazie alla generosità della mia cara zia, che si offrì di comprarla per me, ottenni una piccola compatta con cui scattavo foto ovunque andassi. Questa macchina ha contribuito a riempire i cassetti della nostra casa di ricordi, poiché non facevo altro che immortalare ogni momento di festa.
Quando i cellulari con fotocamera hanno preso il sopravvento, ho smesso di usare la mia macchina fotografica fino a quando, nel 2010, ho deciso di partire per l'Australia e ho acquistato una reflex Nikon. Sfortunatamente, la mia inesperienza mi ha portato a fare molte foto sfocate e, senza un computer, le conservavo tutte nella memory card. Solo un anno dopo ho scoperto di aver perso tutti i ricordi del mio primo anno in Australia. Nel secondo anno, ho acquistato una macchina più potente e ho iniziato a fare più attenzione alla messa a fuoco, continuando a scattare foto di ogni genere: amici, serate in discoteca, natura, viaggi e persino di me e della mia allora fidanzata. Questa macchina ha viaggiato in molti paesi del mondo e alla fine mi ha abbandonato a 5000 metri sopra il livello del mare, in Bolivia.
Tornato in Italia nel 2016, ho acquistato una Canon 80D con vari obiettivi professionali e ho continuato a fotografare tutto ciò che mi affascinava. Durante un viaggio in Spagna, però, dei ladri mi hanno derubato di tutta l'attrezzatura, lasciandomi con un finanziamento da pagare. Ho dovuto sostituire la 80D con una Canon M50, facendo un notevole passo indietro in termini di qualità.
Oggi, con il mio kit ricomposto, continuo a viaggiare e a fotografare la natura circostante e qualche ritratto quando visito paesi interessanti.
Fin da quando ero bambino, qualcosa nell'arte della fotografia mi ha attratto. Non sono mai stato un professionista e non ho mai avuto un talento innato per scattare le foto perfette al momento giusto. Tuttavia, da quando ho preso in mano la mia prima macchina fotografica, non ho smesso di fotografare e stampare le mie foto, indipendentemente dalla loro bellezza o bruttezza. Ho sperimentato, ho fallito e ho continuato a provare perché ho scoperto che non è necessario avere un talento naturale per la fotografia. È necessario avere fame. Fame di conoscere, fame di curiosità, fame di sbagliare e provare di nuovo, fame di soddisfazioni, ma soprattutto la fotografia deve essere una medicina. Sono una persona che ha viaggiato in 43 paesi in tutto il mondo, incapace di rimanere nello stesso posto per troppo tempo, incapace di mantenere una relazione stabile, a volte incapace persino di mantenere stabile me stesso. Mi considero sempre stato troppo libero per legarmi a un unico luogo, e questa libertà, per quanto attraente, ha portato a una vita tumultuosa, in cui ho sempre desiderato qualcosa di diverso da quello che avevo. Devo convivere con queste sfide per tutta la vita.
Ma posso dire con certezza che la fotografia è l'unica medicina che mi fa stare bene da solo. Non mi spinge a fuggire altrove, ma mi invita a immergermi nella natura e ad aspettare il momento perfetto per scattare. Mi regala del tempo tutto per me e, mentre aspetto di premere il pulsante di scatto, calmo i miei sensi e vivo l'istante presente.
Quindi devo tutto alla mia zia, che ha accontentato un capriccio di un bambino e ha reso la vita di un uomo più leggera oggi.